e se fosse demenza

Persone con demenza: 10 cose da fare d’estate

È estate: fa caldo, i ragazzi sono a casa da scuola, ci sono le ferie, le giornate sono più lunghe e a volte sembrano infinite, soprattutto se bisogna escogitare delle cose da fare con le persone con demenza, per evitare che la noia e il caldo peggiorino gli stati di ansia e stress e i sintomi comportamentali tipici della malattia. E allora, cosa fare? Ecco un decalogo di proposte, pensato apposta per te.

  1. FARE PASSEGGIATE

Lasciare la città e stare un paio di ore immersi nel verde e nella natura è proprio un antistress. Certo, col caldo, il colpo di calore è dietro l’angolo, ma se seguiamo delle semplici direttive, le passeggiate possono essere un buon modo per trascorrere del tempo insieme e, perché no, un ottimo escamotage per “stancare” la persona agevolando il riposo notturno. Ecco cosa puoi fare:

  • Scegli percorsi facili, con panchine e punti di sosta, preferibilmente freschi;
  • Alterna passeggiate vista mare a passeggiate più “bucoliche”: i diversi paesaggi fungeranno da stimolazione cognitiva;
  • Evita di uscire nelle ore più calde della giornata(tra mezzogiorno e le cinque del pomeriggio);
  • Fai indossare abiti leggeri, preferendo tessuti naturali e colori chiari e fai utilizzare cappello e protezione solare nelle ore diurne;
  • Fai bere tanta acqua e spesso; se l’acqua è poco gradita, puoi ricorrere a tisane fresche, da portare in giro nel thermos; da evitare bevande alcoliche o troppo zuccherate.

 

  1. ORGANIZZARE GITE/VISITARE LUOGHI

I posti affollati possono aumentare l’ansia e il disorientamento, ma scegliendo bene giornate e orari, è possibile godere con serenità di una visita al museo, al paese vicino, al centro commerciale.

In estate non è proibito uscire, anzi. Approfitta delle belle giornate per organizzare delle visite alla scoperta della città: nelle ore più calde prediligi luoghi freschi come chiese o musei, mentre in quelle più fresche via libera alla scoperta di parchi, ville e negozi.

 

  1. ORGANIZZA MOMENTI DI STIMOLAZIONE COGNITIVA

Anche casa può essere un luogo di stimoli e attività per mantenersi impegnati. Inserisci nella vostra routine quotidiana un momento di “allenamento cognitivo”, anche mezz’ora al giorno può andar bene, l’importante è che la proposta sia interessante e piacevole e non frustrante o infantilizzante. Parti quindi dai suoi interessi, i suoi hobby, le sue passioni e proponi delle schede di attività da fare insieme. Attento/a solo a queste indicazioni:

  • Scegli un momento della giornata in cui è più rilassata/o;
  • Considera che la capacità attentiva delle persone con demenza può essere ridotta e i tempi di risposta possono essere prolungati, per cui elimina tutti gli stimoli distraenti (es. TV, altre persone che parlano tra loro nella stanza, musica di sottofondo, …) e lascia che la persona si prenda tutto il tempo che le occorre per svolgere gli esercizi, senza essere incalzante;
  • Se la percepisci in difficoltà, prova a dare un suggerimento e non la soluzione;
  • Assicurati che abbia tutto quello che le occorre (acqua, fazzoletti, occhiali da vista) così che non si distragga cercandoli;
  • Stai attento/a a offrire sempre un “rinforzo positivo”, anche se fa un errore: correggi con humor e senza esporla troppo al fallimento (es. “non male, ma forse c’è un’altra risposta, che ne dici? Guardiamo insieme!”);
  • Utilizza materiale per adulti e non per bambini, puoi comprare un settimanale di enigmistica facilitata o un libro specifico con le schede per la demenza (ecco qui un esempio, ma ne trovi moltissimi su internet: link);
  • Chiama CasaViola se vuoi qualche indicazione più specifica!

 

  1. ATTIVITÀ FISICA

mens sana in corpore sano” dicevano i romani, dunque, dopo aver parlato di stimolazione cognitiva non possiamo non pensare anche al benessere del corpo. Proponi dei piccoli esercizi di ginnastica, magari chiedendo anche l’aiuto di un esperto. Qui puoi trovare dei suggerimenti utili: https://caregiveracademy.it/local/pages/?id=9 

 

  1. ATTIVITÀ CASALINGHE

Chi lo dice che la casa non è un ambiente ricco di stimoli? Certo, lasciare la persona seduta in poltrona davanti alla TV tutto il giorno, non è la più attivante delle proposte, ma se si guarda un film insieme provando a commentarlo o si prova a partecipare a un quiz televisivo, anche quello può essere un modo alternativo per stimolare la mente. Qui puoi trovare altri suggerimenti utili: https://caregiveracademy.it/local/pages/?id=10

Piacevole e molto apprezzato è anche l’ascolto della musica, magari se accompagnato da vecchi video: stimola molto la memoria emotiva, la reminiscenza e ha effetti assolutamente positivi sul tono dell’umore; lo stesso vale per la visione di album fotografici: tira fuori vecchie fotografie e provate a guardarle insieme e a commentarle!

La casa, inoltre, non è solo divano e poltrona. Anche se è estate e vorremmo tutti fare la siesta, ci sono attività che non vanno in vacanza: cucinare, impastare, pulire le verdure, apparecchiare, rassettare i cassetti e fare piccoli lavori di manutenzione. Fatti aiutare nelle piccole cose, la aiuterà a sentirsi utile e produttiva!

 

  1. GIARDINAGGIO

Se avete la fortuna di avere un giardino, non perdere l’occasione per farti aiutare anche lì: innaffiare, travasare, estirpare le erbacce, riconoscere i fiori o i frutti, sono attività piacevoli e altamente stimolanti. Se non hai il giardino ma hai un balcone, puoi farti aiutare per allestire un angolo con le piantine aromatiche o con le piante grasse.

 

  1. CINEMA O TEATRO ALL’APERTO

In estate sono molte le manifestazioni e gli eventi all’aperto organizzate dalle città: se non sono affollati, assistere a un concerto, a uno spettacolo teatrale o a un “cinema sotto le stelle” può essere stimolante e divertente per una persona affetta da demenza. Inoltre, partecipare a un evento all’aperto, è comodo anche se la persona tende all’agitazione psicomotoria e al wandering: in qualunque momento è possibile allontanarsi per una passeggiata, appartarsi per rilassarsi o distrarsi.

 

  1. INCONTRARE GENTE

Andare al bar o a prendere un gelato sono un ottimo modo per preservare la rete sociale, importantissima ma spesso “povera” quando si convive con la demenza. L’estate è quindi il momento giusto per incontrare gente, conversare, scambiare ricordi, anche invitando piccoli gruppi di familiari a cena, in un ambiente sicuro e non troppo rumoroso.

 

  1. ANDARE AL MARE

Il mare fa bene, si sa. E allora, perché non andarci? Magari in un ambiente non troppo affollato, tranquillo, con una spiaggia su cui passeggiare e uno stabilimento in cui ripararsi, bere qualcosa e accedere ai servizi.  Camminare a piedi nudi sulla sabbia o nell’acqua può essere un’attività sensoriale che aumenta la partecipazione e la voglia di muoversi oltre a permettere l’esposizione alla luce soprattutto del mattino che facilita la produzione di melatonina per il buon riposo e stimola la produzione di vitamina D per rinforzare le ossa.

 

  1. PARTIRE PER LE VACANZE

Ultimo punto, ma sicuramente non per importanza, è la vacanza! Molti caregiver si chiedono se sia possibile portare le persone con demenza di cui si curano in vacanza. Ogni caso va esplorato singolarmente e bisogna sempre tener conto dello stadio di malattia, di eventuali comorbidità e della presenza di sintomi comportamentali. In prima battuta, dunque, è necessario parlarne con il medico di riferimento; tuttavia, genericamente, possiamo dire che “sì, possiamo andare in vacanza con le persone con demenza, basta seguire delle indicazioni”:

  • Prediligere la mattina per il viaggio: di solito è il momento in cui la persona è più tranquilla e “lucida”;
  • Porta con te tutti i farmaci di cui la persona ha bisogno e anche una lista scritta con dosaggi e orari di assunzione;
  • Prepara uno zainetto da tenere sempre a portata di mano con effetti personali, medicine, occhiali, schede per attività e tutto ciò che ti pare essenziale;
  • Volo aereo: anche se le persone con demenza si trovano in una fase iniziale della malattia, è sempre preferibile evitare che viaggino da sole; meglio preferire un volo diretto, senza scali e assicurarsi di essere seduti vicini, può essere opportuno anche avvisare gli assistenti di volo e richiedere il loro supporto per avere un imbarco agevolato usufruendo di corsie preferenziali; è bene portare qualcosa di manuale che possa tenere impegnata la persona durante il volo;
  • Viaggio in auto: da evitare percorsi troppo lunghi, programmare diverse soste, evitare gli orari di punta e scegliere una musica rilassante o canzoni da cantare insieme durante il tragitto;
  • Soggiorno in albergo o in una casa diversa: in caso di albergo meglio prediligere un posto che abbia delle camere spaziose e non troppo esposte ai rumori esterni; importante avvisare lo staff e prevedere alcune necessità; accettarsi che la persona abbia sempre con sé i documenti e una targhetta con nome e numero di telefono da contattare, soprattutto se soffre di wandering e potrebbe allontanarsi e perdersi.

Il nostro decalogo termina qui, speriamo possa esserti utile, per qualunque dubbio o richiesta ricordati di scrivere a casaviola@debanfield.it o chiamaci allo 040362766: ci sarà sempre un’operatrice pronta a risponderti e a supportarti. Buona estate!

 

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