Settembre รจ il Mese Mondiale dell’Alzheimer.
Parliamone senza ansie o pregiudizi e impariamo a conoscere insieme cos’รจ la demenza attraverso gli articoli della neuropsicologa Rosanna Palmeri.
Comunicare con la persona con demenza
Uno dei sintomi meno noti eppure tra i piรน frustranti della demenza, riguarda la capacitร linguistica: prima o dopo, a seconda del tipo di disturbo neurocognitivo e della fase di malattia, capita infatti che la persona perda abilitร nella produzione dei messaggi e/o nella comprensione, con notevole difficoltร nella gestione della comunicazione che rischia di ripercuotersi sulla relazione stessa: esposta alla frustrazione di non riuscire a esprimere adeguatamente le proprie opinioni e i propri bisogni o a capire ciรฒ che gli altri dicono, la persona rischia di isolarsi e limitare le conversazioni al minimo indispensabile, chiudendosi in se stessa e disinvestendo dai rapporti umani tanto importanti nel preservare alcune abilitร e rallentare la progressione della malattia.
Anche in questo caso, รจ bene sapere che non siamo totalmente impotenti di fronte al sintomo, per cui, se รจ vero che comunicare con una persona con demenza puรฒ essere impegnativo, ricorrendo a strategie adeguate, รจ sempre possibile migliorare la qualitร dell’interazione e avere una โcomunicazione possibileโ anche nelle fasi piรน avanzate. Non bisogna dimenticare, infatti, che anche se si perde la competenza verbale, lโaspetto non verbale permane, per cui la persona preserva la sensibilitร alla mimica, alla postura e al tono di voce, nonchรฉ agli automatismi, come le canzoni e le poesie, che benissimo si prestano a diventare uno strumento creativo e alternativo di comunicazione.
Ma non finisce qui, ecco alcuni suggerimenti pratici per facilitare una comunicazione efficace:
1. Crea un ambiente calmo e confortevole
Riduci gli stimoli distraenti, per esempio televisione, radio e, se possibile, tutte le fonti di rumore. La persona con disturbo neurocognitivo si distrae piรน facilmente e fatica a inibire degli stimoli, per cui, se vuoi che sia concentrata sulla vostra conversazione, devi metterla in condizione di poter convogliare tutte le sue risorse su di essa. Inoltre, poichรฉ anche lโumore esercita la sua influenza sulle capacitร attentive, tanto piรน lโambiente รจ familiare e confortevole, tanto meno le risorse cognitive dovranno essere impiegate per monitorare la presenza di eventuali pericoli (un luogo nuovo, sconosciuto, rischia di mettere in agitazione la persona che, percependosi vulnerabile e minacciata, riserverร parte della sua giร limitata attenzione allโambiente circostante).
2. Utilizza il linguaggio del corpo
Proprio perchรฉ la comunicazione non verbale e paraverbale sono preservate piรน a lungo, diventa fondamentale curare questi aspetti, mantenendo il contatto visivo, utilizzando delle espressioni facciali che trasmettano sicurezza, calore, interesse e che siano coerenti con quello che stai dicendo; quando ti rivolgi a una persona con disturbo neurocognitivo mantieni una postura aperta e rilassata, un tono di voce positiva e rassicurante e cerca di rimanere calmo/a anche se la persona รจ agitata o confusa.
Inoltre, evita di toccare la persona senza il suo consenso (se non siete in confidenza) o senza prima esserti assicurato/a che ti abbia visto/a (non sempre, infatti, la persona con demenza ha una buona percezione uditiva e dello spazio, potrebbe non sentirti arrivare o immaginarti piรน distante di quanto tu sia realmente e quindi spaventarsi molto sentendosi toccare allโimprovviso, reagendo anche con aggressivitร ); un tocco gentile sulla mano o sulla spalla puรฒ comunicare sostegno e attenzione, ma bisogna sempre rispettare i confini personali.
3. Cura lโaspetto verbale
Per agevolare la comprensione del linguaggio verbale, puรฒ essere importante ricorrere a frasi brevi e semplici, parlando lentamente e ripetendo le frasi utilizzando le stesse parole e la stessa intonazione; dai unโistruzione per volta e, se cโรจ da compiere una scelta, prediligi domande a risposta chiusa cosรฌ da non mettere troppo in difficoltร il tuo interlocutore che potrebbe faticare a tenere in memoria consegne troppo lunghe (es. โvuoi il tรจ?โ e โvuoi il caffรจ?โ anzichรฉ โvuoi il tรจ o il caffรจ?โ. Evita di contraddire se vedi che questo puรฒ generare un conflitto e non mostrare impazienza, cerca, piuttosto, di concedere alla persona tutto il tempo di cui necessita per comprendere quello che le hai appena detto e formulare una risposta. Laddove possibile, non correggere e non interrompere, potrebbe inibirsi o sentirsi ferita e non ascoltata.
4. Stimola la conversazione
Utilizza spunti interessanti e piacevoli per stimolare la conversazione, puoi ricorrere a oggetti e fotografie (anche se devi spiegare un concetto!) o prendere spunto da elementi di attualitร (esistono pagine come https://informazionefacile.it/ che possono aiutarti proponendo letture facilitate e accessibili).
5. Valida i sentimenti
Puรฒ capitare che le parole della persona con demenza non siano sempre intellegibili, in questo caso o se non sai come rispondere, prova a ripetere quello che hai capito, cercando anche di riprodurre la stessa intonazione e, se la conversazione diventa difficile, prova a reindirizzare lโargomento. Ricordati sempre di validare le emozioni dietro le parole: anche se il contenuto non รจ chiaro, il messaggio emotivo รจ importante e va sempre accolto e sostenuto, cosรฌ che la persona non si senta sola.
6. Preserva la routine e coinvolgi la persona nelle attivitร
Fai ricorso alle abitudini e alla routine e usale come spunto per strutturare una conversazione (il meteo, il cibo, le usciteโฆ); ricorri al gergo familiare alla persona per facilitarne la comprensione.
Comunicare con una persona affetta da demenza richiede pazienza, empatia e adattabilitร . Utilizzando queste strategie, si puรฒ migliorare significativamente la qualitร dell’interazione e aiutare la persona a sentirsi compresa e rispettata e, se questo non dovesse bastare, partecipa ai gruppi ABC di CasaViola: si tratta di gruppi di confronto tra caregiver condotti da unโoperatrice opportunamente formata, in cui ci si pone lโobiettivo di imparare a diventare dei โcuranti esperti nellโuso della parolaโ attraverso il percorso dei Dodici Passi; si tratta di un metodo basato sullโApproccio Capacitante del professore Pietro Vigorelli.
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